Il Fisco la chiama “semplificazione”, ma l’ultima trovata per venire incontro ai contribuenti ha più il retrogusto amaro di una “complicazione”. Stiamo parlando della doppia rata per le partite Iva in scadenza il 20 agosto.

Vecchio piano di rateazione o quello nuovo?
Facciamo un piccolo passo indietro e torniamo al 21 gennaio 2018 quando un articolo del Sole24 Ore aveva sollevato un problema su “la tentazione della doppia rata in agosto”.
Entro il 16 novembre di quest’anno, i titolari di partita Iva possono decidere – sempre che abbiano la possibilità di modificare gli F24 già pronti – di pagare le tasse in cinque rate (come previsto dal vecchio piano di rateazione) o in quattro rate, da pagare il 20 agosto, il 17 settembre, il 16 ottobre e il 16 novembre.

Con la nuova rateazione, i contribuenti con partita Iva possono evitare di pagare la doppia rata del 20 agosto, ma si vedranno ricalcolati gli interessi già stimati dall’Agenzia delle Entrate nella misura dello 0,29%.

Il problema è, però, che i tempi per cambiare l’F24 sono piuttosto ristretti e, complici le vacanze estive, non sarebbe facile mettere mano al modello. Pertanto, la maggior parte dei contribuenti con partita Iva si vedrà “costretta” a rimanere fedele al vecchio piano di rateazione, pagando le solite due rate di agosto tutte in una volta. Gli interessi resterebbero gli stessi (circa lo 0,33%) ma, anziché essere calcolati dal 21 agosto al 16 settembre come sarebbe giusto, si riferiscono a un mese intero.