Il 17 febbraio 2021 l’Inps ha chiarito, con una circolare, le disposizioni riguardanti la cassa integrazione Covid 2021 e gli altri ammortizzatori sociali e a sostegno del reddito, come previsto dalla legge di bilancio 2021.

Cassa Integrazione Covid 2021: domande e periodi di fruizione

L’Inps precisa che non ci sono variazioni per quanto riguarda la modalità di presentazione della domanda di cassa integrazione Covid 2021.

Sia le domande di cassa integrazione, che la trasmissione dei dati che riguardano i pagamenti diretti o il saldo, l’obbligo di invio dev’essere sempre entro la fine del mese successivo a quello di riferimento. Per un periodo di cassa integrazione iniziato a gennaio 2021, ad esempio, la scadenza di comunicazione sarà quindi il 28 febbraio 2021.

Riguardo al periodo massimo di 12 settimane di fruizione, invece, la legge di bilancio 2021 ha sottolineato una differenza fra i diversi trattamenti di cassa integrazione Covid 2021:

• Cassa integrazione Covid ordinaria: il periodo dev’essere compreso fra il 1° gennaio e il 31 marzo 2021;
• Cassa integrazione salariale in deroga e di assegno ordinario: in questo caso il periodo di fruizione dev’essere compreso fra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021.

Causale Covid-19: precisazioni

L’accesso agli ammortizzatori sociali è previsto anche nel caso in cui il datore di lavoro non abbia mai presentato domanda per causale Covid-19 prima del 31 dicembre 2020.

I trattamenti di cassa integrazione salariale (ordinaria e in deroga), assegno ordinario e CISOA si applicano, generalmente, ai lavoratori che risultino alle dipendenze dell’azienda richiedente al 1° gennaio 2021. In questo caso, però, dal momento che il 1° gennaio era venerdì e che in alcuni settori le assunzioni a tempo determinato avvengono annualmente, è stato deciso di rendere valido il trattamento per tutti i lavoratori che risultino assunti alla data del 04 gennaio 2021.

Per approfondimenti, è possibile leggere il testo completo della circolare Inps n.28 del 17/02/2021.