L’articolo 7 del DL 149/2020 (Decreto Ristori bis), prevede lo stop al versamento dell’IVA e delle ritenute sui redditi da lavoro e assimilati in scadenza nel mese di novembre.
Le sospensioni dei versamenti di novembre previste dal Decreto Ristori bis
I versamenti interessati dallo stop riguardano i versamenti IVA, le ritenute dei redditi da lavoro e le trattenute per addizionale regionale e comunale.
Chi può beneficiare della sospensione?
- I soggetti che esercitano le attività economiche sospese in base a quanto previsto dal DPCM del 3 novembre 2020, con domicilio fiscale, sede operativa o legale in qualsiasi area del territorio nazionale (ad esempio sale da ballo e discoteche, sale scommesse, sale bingo, palestre, piscine, musei etc.);
- Le attività che esercitano servizi di ristorazione che hanno domicilio fiscale, sede legale o operativa nelle zone di alto rischio (zone arancioni e rosse);
- Le attività individuate dall’allegato 2 del Decreto, che abbiano sede legale, operativa o domicilio fiscale nelle zone rosse. Tra queste, ad esempio: attività di commercio al dettaglio non alimentare, grandi magazzini, empori, agenzie di viaggio e tour operator.
Quali sono i versamenti sospesi dal Decreto Ristori bis?
La sospensione riguarda i pagamenti che scadono nel mese di novembre 2020 relativi a:
- I versamenti IVA del mese di ottobre, così come quelli del 3° trimestre in scadenza al 16 novembre. È inoltre compreso il versamento in scadenza a fine novembre relativo all’imposta sugli acquisti intracomunitari ed effettuati da soggetti non residenti, da parte degli enti non commerciali e dei produttori agricoli esonerati;
- Le ritenute alla fonte, le trattenute relative all’addizionale regionale e comunale operate come sostituti d’imposta.
Le cifre già versate non saranno rimborsate.
Come e quando effettuare i pagamenti
I versamenti sospesi nel mese di novembre potranno essere effettuati, senza l’applicazione di alcuna sanzione o interesse con le seguenti modalità:
- In un’unica soluzione entro il 16 marzo 2021;
- Tramite rateizzazione, fino a un massimo di quattro rate mensili, di pari importo. Il pagamento della prima rata dovrà avvenire entro il 16 marzo 2021.