L’INPS ha recentemente fornito importanti chiarimenti riguardo alle agevolazioni per le assunzioni all’interno dei contratti di espansione per l’anno 2023. In particolare, l’ente ha focalizzato l’attenzione sull’applicabilità dei limiti stabiliti dal Decreto Legislativo 150/2015. Questi nuovi orientamenti sono di fondamentale importanza per le aziende che intendono beneficiare di tali incentivi, offrendo una maggiore chiarezza su come conformarsi alle norme vigenti. In questo articolo, esamineremo nel dettaglio le recenti linee guida dell’INPS, approfondendo i punti salienti e fornendo una panoramica completa delle implicazioni per le imprese interessate.

Contratto di espansione 2023

Il contratto di espansione rappresenta un’opportunità per i datori di lavoro che desiderano avviare processi di reindustrializzazione e riorganizzazione delle imprese, mirando al progresso e allo sviluppo tecnologico delle attività. In questo contesto, l’INPS ha recentemente fornito importanti chiarimenti sulle agevolazioni previste per gli anni 2022 e 2023.

In base alla circolare n. 88 del 25 luglio 2022, i datori di lavoro con almeno cinquanta dipendenti possono avviare una procedura per la stipula di un contratto di espansione con il Ministero del Lavoro e le associazioni sindacali nazionali più rappresentative. Questo accordo offre diverse agevolazioni, inclusa la possibilità di ridurre orari di lavoro o sospendere dipendenti con trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria fino a un massimo di 18 mesi. Inoltre, il datore di lavoro può consentire il pensionamento anticipato per il personale che manca al massimo cinque anni dal raggiungimento della pensione, fornendo un’indennità mensile di accompagnamento alla pensione. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le opportunità offerte dal contratto di espansione e i chiarimenti forniti dall’INPS, fornendo un quadro completo delle agevolazioni e delle implicazioni per le imprese interessate.

Contratto di espansione e agevolazioni per le assunzioni

Per quanto riguarda il riconoscimento delle agevolazioni per le assunzioni, l’INPS ha fornito ulteriori chiarimenti riguardo all’applicabilità dei principi generali stabiliti dal Decreto Legislativo n. 150/2015. Nonostante due condizioni che sembrano ostative, l’INPS ha specificato che tali agevolazioni sono applicabili anche all’interno dei contratti di espansione.

Secondo l’articolo 31 del Decreto Legislativo n. 150/2015, “gli incentivi non sono previsti se l’assunzione costituisce l’adempimento di un obbligo preesistente stabilito dalla legge o dai contratti collettivi”. Tuttavia, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, su parere concorde, ha chiarito che l’impegno del datore di lavoro ad assumere lavoratori con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante non rientra nella categoria di “obbligo preesistente” contemplato dall’articolo 31. In base all’accordo sottoscritto, le parti si impegnano liberamente e in modo generico ad assumere lavoratori con competenze professionali adeguate, e tali assunzioni non costituiscono l’adempimento di un obbligo di legge, ma semplicemente il rispetto di quanto stabilito nel contratto.

Inoltre, l’INPS specifica che non si applica nemmeno l’articolo 31, comma 1, lettera c) del Decreto n. 150/2015, secondo cui “gli incentivi non sono previsti se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione sono soggetti a sospensioni dal lavoro legate a una crisi o riorganizzazione aziendale, salvo i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’assunzione di lavoratori inquadrandoli a un livello diverso”. Poiché la stipula del contratto di espansione richiede che il datore di lavoro interessato attui un processo strutturale di riorganizzazione, compresa l’acquisizione di nuove figure professionali coerenti.

Grazie ai chiarimenti forniti dall’INPS, diventa più chiaro come le aziende che aderiscono ai contratti di espansione possano beneficiare delle agevolazioni per le assunzioni. Questi chiarimenti offrono maggiori opportunità per le imprese che intendono avviare processi di riorganizzazione e sviluppo tecnologico.