Il Decreto Milleproroghe, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2023, ha posticipato l’obbligo per le imprese di stipulare una polizza contro i rischi catastrofali al 31 marzo 2025. Questo rinvio offre alle aziende ulteriori tre mesi di tempo per adeguarsi alla normativa introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023). Vediamo nel dettaglio cosa comporta questa novità e quali sono le regole principali che si attendono dal decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

L’obbligo di stipulare una polizza contro i danni da calamità naturali ed eventi catastrofici riguarda tutte le imprese:

 

  • Con sede legale in Italia.
  • Con sede legale all’estero, ma che operano in Italia tramite una stabile organizzazione.
  • Queste imprese devono essere regolarmente iscritte alla Camera di Commercio.

Alcune categorie di imprese non sono tenute a stipulare la polizza:

 

Imprese agricole, che rientrano nella disciplina del Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni meteo-climatici.

Imprese con immobili abusivi, ossia edifici costruiti senza autorizzazioni o con abusi edilizi successivi alla costruzione.

 

La polizza obbligatoria deve coprire i beni materiali iscritti nel bilancio aziendale, precisamente quelli indicati nell’articolo 2424 del Codice Civile, sezione Attivo, voce B-II:

 

Terreni e fabbricati.

Impianti e macchinari.

Attrezzature industriali e commerciali.

Questo significa che solo i beni registrati ufficialmente nello stato patrimoniale aziendale saranno oggetto dell’obbligo assicurativo.

 

Dalle indiscrezioni trapelate, il decreto MIMIT dovrebbe includere:

 

Proporzionalità del premio assicurativo: il costo della polizza varierà in base al livello di rischio della zona in cui si trovano i beni assicurati.

Sconti per le imprese virtuose: le aziende che adottano misure di prevenzione e gestione del rischio potranno beneficiare di agevolazioni sul premio assicurativo.

Una novità importante è la rimozione dell’obbligo assicurativo per l’impresa utilizzatrice dei beni, qualora il proprietario degli stessi non li abbia assicurati. Questo cambiamento riduce i possibili conflitti tra locatori e locatari, semplificando la gestione degli obblighi.

 

Il rinvio al 31 marzo 2025 concede alle imprese più tempo per adeguarsi e valutare le opzioni migliori per la protezione dei propri beni. Tuttavia, è importante non sottovalutare l’impatto di questa nuova normativa:

 

Rischi concreti: eventi come terremoti, alluvioni o altre calamità possono causare gravi danni al patrimonio aziendale.

Benefici economici e gestionali: stipulare una polizza significa tutelare gli investimenti e garantire la continuità operativa dell’impresa in caso di emergenza.

Inoltre, la previsione di sconti per le aziende che adottano misure preventive può rappresentare un incentivo a migliorare la sicurezza dei propri immobili e attrezzature.

 

Il rinvio al 31 marzo 2025 offre alle imprese un’opportunità per affrontare con maggiore calma l’obbligo assicurativo contro i rischi catastrofali. Tuttavia, è fondamentale non attendere troppo: proteggere i propri beni con una polizza è non solo un obbligo, ma anche un investimento nella sicurezza e nella resilienza aziendale.

 

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