La sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenta una priorità assoluta, e l’evoluzione normativa che la riguarda richiede una costante attenzione. Nel contesto di tale impegno, il decreto direttoriale 111/2023 del Ministero del Lavoro ha introdotto significative modifiche alle sanzioni e ammende inerenti alla salute e sicurezza sul lavoro, delineando un panorama normativo più rigoroso e aggiornato.

Sanzioni per la sicurezza e la salute: a quanto ammontano?

L’aumento del 15,9% delle sanzioni e ammende è stato previsto come parte di un adeguamento quinquennale all’inflazione, riflettendo l’importanza di mantenere un equilibrio tra l’evoluzione economica e la salvaguardia della salute dei lavoratori. Tale incremento, che include anche gli aggiornamenti del periodo 2019-2023, trova applicazione sugli importi vigenti al 30 giugno 2023.

Sebbene inizialmente previsto per entrare in vigore il 1° luglio 2023, il termine è stato successivamente spostato al 6 ottobre 2023, come comunicato nella nota n. 724 del 30 ottobre 2023. È cruciale sottolineare che, in coerenza con il principio di irretroattività dei trattamenti sanzionatori più severi, la rivalutazione si applica esclusivamente alle violazioni commesse a partire dalla sua pubblicazione nella sezione “pubblicità legale” del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, avvenuta il 6 ottobre scorso.

Cosa prevede la normativa?

La recente normativa prevede anche la rivalutazione delle sanzioni relative alle radiazioni ionizzanti, alla comunicazione ritardata o omessa in relazione ai lavoratori autonomi occasionali e alle sanzioni modificate dal decreto legislativo n. 81/2008 dalla legge n. 215/2021. Specifiche indicazioni supplementari sono in fase di definizione.

L’ispettorato, nel corso di questa trasformazione normativa, sta attuando l’aggiornamento dell’applicativo SMART. Gli importi dei verbali generati dal 1° luglio al 5 ottobre 2023 saranno oggetto di rettifica, assicurando la coerenza con le nuove disposizioni.

Con la nota del 9 novembre, in attesa dell’aggiornamento completo dell’applicativo, è stata fornita una tabella dettagliata delle sanzioni rivalutate. Questo strumento fornisce una panoramica delle contravvenzioni più frequenti, offrendo trasparenza e chiarezza sulla natura delle violazioni e sulle relative sanzioni.

Le modifiche inerenti al decreto Fisco Lavoro

Oltre alle modifiche alle sanzioni, le recenti disposizioni legislative evidenziano le ultime modifiche apportate dal decreto “Fisco Lavoro” n. 146/2021, convertito nella legge n. 215/2021. Questo decreto introduce importanti innovazioni nel sistema sanzionatorio, semplificando la sospensione dell’attività d’impresa in caso di violazioni gravi, riducendo il limite di lavoratori irregolari al 10% prima della temporanea cessazione delle attività, e estendendo la sospensione alle imprese sanitarie locali.

Le misure contenute nella legge n. 215/2021 riflettono una stretta nei confronti delle aziende che trascurano le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre, si assiste a un notevole potenziamento del sistema di controllo, conferendo maggiori poteri all’ispettorato e al preposto.

È fondamentale sottolineare che, durante il periodo di sospensione dell’attività, il datore di lavoro è tenuto ad erogare la retribuzione e a versare i contributi previdenziali per i lavoratori interessati dal provvedimento di sospensione. La violazione di tali disposizioni comporta sanzioni, comprese l’arresto e l’ammenda.

Iniziative per il rafforzamento della sicurezza sul lavoro

Nell’ambito dell’organizzazione delle attività ispettive di controllo, sono previste importanti iniziative, quali il rafforzamento dell’organico dell’Ispettorato del Lavoro con un nuovo concorso per oltre 1000 unità, il potenziamento del contingente dei Carabinieri a supporto delle ispezioni, e l’interoperabilità delle banche dati dei diversi soggetti operanti nel settore della sicurezza.

La revisione del sistema normativo in materia di sicurezza rappresenta un passo significativo verso la creazione di ambienti lavorativi più sicuri e conformi alle disposizioni vigenti. È imperativo che le aziende si adeguino prontamente a queste nuove normative per garantire il benessere e la sicurezza dei propri dipendenti, evitando conseguenze legali e contribuendo alla costruzione di un ambiente lavorativo sano e protetto.